Le memorie SSD stanno diventando sempre più popolari.

Molti fattori rientrano sul costo finale di un SSD. Quelli più economici tendono a essere basati su S-ATA. Di recente anche le memorie NVMe stanno iniziando a costare poco, tanto che alcuni marchi hanno adottato questo sistema per i propri notebook. Il motivo sta negli SSD adottati, che possono essere: SLC – Single Level Cell. Queste SSD scrivono regolarmente un bit per cella. Sono molto costosi e tendono ad essere acquistati solo in ambito aziendale; MLC – Multi Level Cell. Consentono di scrivere due bit per cella. Sono leggermente più lente delle SLC e durano anche meno. Sono comunque delle memorie più rapide e resistenti della media, più accessibili al pubblico e che possono essere acquistate facilmente; TLC – Triple Layer Cell. Questa è la classe più utilizzata e comune fra le SSD. Scrivono tre bit per cella; QLC – Quad Level Cell. Scrivono a 4 bit per cella; PLC – Penta Level Cell. Scrivono a 5 bit per cella.

Esistono inoltre le memorie NAND, ovvero la base dei chip usati per memorizzare i dati nelle SSD e le 3D NAND, chiamate così perché permettono d’inserire più chip uno sopra l’altro.